La mia Flora di Rossella Usai
La mia Flora
Genere drammatico e autobiografico
Introduzione
In questo breve racconto, che posso definire
primariamente drammatico, non narro di una
mia completa esperienza autobiografica.
Esso simboleggia il dramma della pandemia
da Covid-19, esplosa nel 2020, ma è anche
riferito a me stessa: il mio stato d’animo.
Flora, è la rappresentazione di una parte
di me: la mia vivace fantasia.
Ha sempre alimentato la mia vita, l’ha
sostenuta e guidata.
Nel mese di Dicembre 2020, ho creduto, di
avere perso per sempre una parte così
importante.
Pensieri e citazioni
“Non trasferire i tuoi sogni su altre persone.
Non smettere di vivere per te stesso.
Non sognare l’impossibile”
Il racconto
Ciao Flora. Sei stata una persona
importante nella mia vita. Lo sarai sempre,
in qualche modo. Prima che il Covid-19, ti
portasse via, ero convinta di vivere tutta
la mia vita con te. Non è andata così.
Mi ricordo quando
Ho dovuto vedere i tuoi occhi chiudersi per
sempre, sentire il tuo ultimo respiro.
Non potrò scordare il giorno in cui ti ho
vista chiudere in una di quelle buste nere,
e soprattutto l’istante in cui con quella
barella, ti hanno strappato a me per sempre.
Sono rimasta immobile.
La luce del sole illuminava in modo eccezionale
quella stanza. Sembrava persino ingiusto.
Tanta luce, in un momento così tenebroso.
Ho urlato:
– Flora!
Sei sparita. Sono rimasta senza pensieri, senza
altro che un dolore immenso nel petto.
Non ho pianto. Alle volte, il dolore è troppo.
Le lacrime, non scendono.
Il giorno dopo
Il giorno dopo, ho guardato il giardino dalla
mia finestra. Sembra che nulla sia cambiato.
Lo stesso splendido panorama, le colline
verdeggianti, ulivi, piante da frutto. Pure i
miei fiori erano sempre colorati e così belli.
Ricominciare con il vuoto dentro di sé, è
veramente l’impresa più grande che un essere
umano possa fare. Ma non ho scelta.
Ora mi vesto, ritorno al lavoro.
Rientro dentro quell’Ospedale dove hai vissuto
gli ultimi anni della tua vita.
Ma entrando, c’è sempre la tua presenza, in
qualche modo. Quasi risento la tua voce.
Immagini che tornano alla memoria
Non posso chiedere aiuto a nessuno, non c’è
chi possa migliorare la mia situazione.
Tutti i tuoi abiti, sono stati buttati nei rifiuti
infetti. Non ho più nulla di te.
Pensa, neanche una foto.
Ho finito il mio turno lavorativo, sono tornata
a casa. Non so da dove ripartire. Forse ci vorrà
un po’ di tempo, ma non posso aspettare così
tanto, morendo dentro.
L’unica cosa che posso fare è ripartire da me
stessa. Mi sono guardata allo specchio.
56 anni, come passa il tempo.
Ho messo la crema sul viso, ho deciso di andare
dal Parrucchiere. Oggi sono andata a fare una
passeggiata tra i negozi più belli. Ho acquistato
un nuovo cappello, una borsa, una calda mantella
e un rossetto. In Libreria, ho scelto 4 libri:
uno tra i “Romanzi”, due di “Avventura” e infine
un libro di “Viaggi”.
Ho deciso: domani andrò alla Stazione Centrale,
comprerò un biglietto di sola andata.
La destinazione sarà una scelta improvvisa.
Intanto preparo una piccola valigia, solo
l’essenziale.
Ho messo dentro la valigia, cara Flora, il tuo
fiore preferito: la rosa rossa.
Sono certa che se tu ci fossi, mi diresti:
– “Coraggio! Sono felice del tuo miglioramento
e del tuo equilibrio positivo, che ti fa vedere
al centro del tuo mondo”.
Ho sorriso. Non ti dimenticherò mai.
Progetti nel cassetto
Il mio prossimo progetto sarà l’esperienza
della auto pubblicazione di Ebook su
Kindle Direct Publishing.
Mi piace scrivere, credo che anche un
racconto semplice possa riflettere qualcosa
di noi, della nostra personalità e dei
sentimenti nascosti.
Copyright © 2021 Rossella Usai
Calci – Pisa – Italy
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Nel 1998 iniziai a cucire, specie
bambole scolpite ad ago. Adoro scrivere
Tutorial, progettare cartamodelli e
condividerli.
Amo anche la maglia, l’uncinetto la
tecnica Amigurumi e il ricamo.
Ho Shop online, dove sono disponibili
alcuni dei miei modelli, in particolare
su ETSY
La creatività fa parte della mia vita da
tanti anni, non potrei separarmene.
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Rossella Usai
Calci (PISA) – ITALY
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